Cinghiali: obiettivo aumentare gli abbattimenti
- 03 Aprile 2025
- Attualità
- Di Redazione
Se n'è discusso in un incontro in Provincia
Regole semplici e chiare per aumentare
gli abbattimenti di cinghiali: si è parlato di questo in Provincia con
i rappresentanti dell'Altopiano dei Sette Comuni. Convocati
dal vicepresidente della Provincia di Vicenza Moreno Marsetti,
si sono riuniti tecnici dell'Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette
Comuni e dei dieci Comprensori Alpini di Caccia territorialmente competenti.
Presente anche il comandante della Polizia Provinciale Gianluigi
Mazzucco.
"Il cinghiale è un animale fortemente dannoso per il nostro
territorio - spiega Marsetti - non è
autoctono, rovina i terreni ed
è portatore di una delle più gravi malattie trasmissibili dagli animali, cioè
la peste suina. Fortunatamente il Veneto non è ancora stato
toccato da questa malattia, ma è alle porte e l'attenzione è alta".
Nel 2024 nel
territorio provinciale ci sono stati 1.805 abbattimenti di
cinghiali, di cui solo 175 nell'Altopiano. "Ma
bisogna fare molto di più - prosegue Marsetti - con l'obiettivo, se non di
eliminare il cinghiale, di contenerlo per garantirne la gestione. In montagna,
in particolare, la presenza dei cinghiali, con quella del lupo, sta
compromettendo anche l'assegnazione delle malghe, visto che i cinghiali danneggiano
prati e pascoli da cui traggono alimento bovini e ovini. Le malghe, oltre che
un'attività da reddito, significano anche cultura e tradizione, sono presidio
per la tutela della montagna e dei suoi prodotti tipici".
I Comprensori Alpini hanno ribadito la disponibilità a
collaborare con la Polizia Provinciale per gli abbattimenti, ma hanno
chiesto procedure più chiare e più snelle. "Serve
maggiore comunicazione con la Regione Veneto, con cui la Provincia farà da
tramite, per condividere la posa dei chiusini (gabbie di cattura) - chiarisce
Marsetti - e serve più flessibilità negli spostamenti di chi è autorizzato agli
abbattimenti, persone formate che volontariamente si mettono a disposizione,
senza alcun incentivo economico. Stiamo dialogando anche le Ulss, perché il
disciplinare deve riguardare tutte le fasi dell'abbattimento, anche quella
della verifica successiva, obbligatoria per scongiurare la peste suina".
Fonte: Provincia di Vicenza